Sciopero dei benzinai

Già dalle prime ore di questa mattina sono comparse puntuali le code ai benzinai per fare il pieno prima della due giorni di sciopero annunciata dalla Faib. Salta il tavolo di trattative con il Governo quindi impianti chiusi dalle 19 di oggi alle 7 di venerdì mattina. Lo stop in autostrada invece inizierà alle 22. Ci saranno però 450 impianti aperti in tutta Italia per garantire un minimo di possibilità di rifornimento, impianti (assicura Viabilità Italia) distanti al massimo 100km uno dall’altro.
«I gestori – spiega la nota – protestano contro l’industria petrolifera che non rispetta gli accordi economici e contrattuali e viola precise norme che impongono alle stesse l’obbligo di negoziare con Associazioni di categoria il rinnovo delle intese. La Faib unitamente alle altre Associazioni di categoria contesta l’idea secondo la quale l’industria petrolifera vorrebbe azzerare diritti della categoria conquistati negli anni, facendo tornare i benzinai a prima degli anni ’70 quando i rapporti economici e contrattuali erano imposti esclusivamente all’industria petrolifera al singolo gestore».
«Le associazioni categoria contestano inoltre la mancata applicazione di una norma approvata e convertita in Legge dal Parlamento il 24 marzo scorso che prevedeva la gratuità per i benzinai delle carte di pagamento dei carburanti (bancomat e altro) che incidono sul reddito di gestione per il 50%. Per questa ragione e se non interverranno novità significative, la protesta proseguirà con la sospensione dell’accettazione delle carte per il rifornimento a partire dal 24 dicembre e fino al 30 dicembre».

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